Gelosia e possesso: cosa Non diciamo alle nostre figlie
Aggiornamento: 29 apr 2021
Il possesso, la gelosia e la violenza non hanno nulla a che fare con il vero Amore.
Molti uomini hanno ancora difficoltà ad accettare la liberazione e la libertà della donna, nonostante siano passate molte decadi. Negli ultimi 50 anni tante conquiste per la donna, come ad esempio il divorzio. Molti sono legati ancora al concetto di famiglia arcaica dove la donna è ahimè ancora sottomessa e l’uomo è il potere dominante.

L’uomo ti vuole talmente bene e tiene a te al punto che, oltre a invalidarti come persona, arriva anche a picchiarti!?
Esistono tutt’ora culture dove l’uomo è il padre padrone, fa sentire il suo potere sulla “propria” donna controllandola, dove non viene vista più come una persona ma come una cosa di proprietà.
Dobbiamo comprendere quando qualcuno cerca di controllarci, ci manca di rispetto e il sentimento smette di essere amore, diventando manipolazione e ossessione.
Pensiamo un attimo al femminicidio, alla base di questa violenza estrema la donna viene considerata come oggetto, non come individuo con egual diritto di esistere, amare ed esprimersi. Ti uccido perché tu sei una mia proprietà.
La gelosia non è segno d’amore. Quando una persona ama veramente, la gelosia non si può mai tradurre in una punizione emotiva o fisica, scatenando reazioni violente.
CHI AMA VERAMENTE RISPETTA!
Pari opportunità? Ascoltando anche parenti e amici sentiamo spesso la loro difficoltà nel comprendere che una ragazza/donna possa fare le stesse esperienze di un ragazzo/uomo.
Le pari opportunità scatenano rabbia, invidia e gelosia negli uomini frustrati, perché una donna così è libera, può fare le proprie scelte, autodeterminarsi e quindi non è più controllabile.
Le mamme potrebbero/dovrebbero suggerire alle figlie di lasciare immediatamente il fidanzato al primo schiaffo perché esso non è una prova d’amore, lui non tiene veramente alla figlia, ma sfoga la propria immaturità emozionale e le proprie frustrazioni personali.
Se le madri hanno subito lo stesso trattamento e sopruso dal proprio compagno, non solo in termini di violenza ma anche di sottomissione, per non mettere in discussione se stesse e soffrire, tramandano cattive abitudini e modi sbagliati di pensare alle figlie.
Mettiamo attenzione a ciò che comunichiamo o non comunichiamo alle nostre figlie.